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Donne e Fintech? Ne parliamo con Paola Trecarichi

Il mondo dei pagamenti digitali, specie a seguito della pandemia, è in forte crescita. Come va questo settore in Italia e che ruolo rivestono le donne? Ne parliamo con Paola Trecarichi, VP HiPay Italia.

Paola ha cominciato la sua carriera nel 2010 in un’azienda italiana di pagamenti digitali per mobile, per poi approdare 5 anni dopo in HiPay, importante payment provider francese che allora apriva una sua country in Italia. Come Country Manager si è trovata a dover sviluppare un mercato nuovo inizialmente da sola – esperienza che per certi aspetti la avvicina a imprenditori e proprietari di start up –, tastando in prima persona le difficoltà di essere giovane e donna in un mercato – come quello italiano – ancora molto in ritardo sui pagamenti digitali e poco aperto alla presenza femminile in questo settore (e non solo).

Abbiamo cercato di capire le cause di questo ritardo nel corso dell’intervista, che puoi rivedere qui sotto.

Appassionata di innovazione, come missione Paola si è data quella di raccontare come la tecnologia può rendere più semplice la vita delle persone. Una missione che si scontra, però, con una forte resistenza al cambiamento nel nostro Paese. 

Un dato che mi colpisce molto e che penso mostri in maniera chiara ciò di cui parliamo è la grandissima diffusione del contrassegno tra i metodi di pagamento più utilizzati dagli italiani, dopo carte di credito ed eWallet (come ApplePay o PayPal); in netto contrasto con il resto d’Europa e del mondo, dove gli eWallet hanno oramai superato le carte di credito e in cui i contrassegni non rientrano tra i principali metodi di pagamento. 

Ho chiesto quindi a Paola quale possa essere la causa di questo fenomeno. Secondo lei gli italiani sono ancora molto diffidenti, non soltanto verso i pagamenti digitali (il che spiega l’attaccamento al contante), ma verso tutto il mondo degli acquisti online, su cui rimangono ancora molti pregiudizi e timori di frodi. Una caratteristica che ci accomuna ad altri mercati (come quello greco) e allontana dai principali player europei, a partire dalla Francia, pioniera in Europa nello sviluppo di tecnologie digitali. Lì, spiega Paola, c’è una cultura digital diffusa a tutti i livelli della società, dai cittadini al governo passando per le imprese. Anche se in Italia, grazie anche al Covid, ci stiamo senz’altro muovendo in questa direzione.

A frenarci è una scarsa digitalizzazione della burocrazia, ma anche una certa generazione imprenditoriale ancora molto restia ad affidarsi a professionisti dell’innovazione digitale sui pagamenti. Specie se si tratta di professioniste. E le due cose, secondo Paola, non sarebbero scollegate.

Ci spiega infatti che molti imprenditori, per queste operazioni, sono abituati a rivolgersi alle banche, e il mondo bancario/finanziario è prettamente maschile. Cosa che pesa molto sul Fintech, dove se da un lato c’è una presenza femminile maggiore che in altri settori (in HiPay circa del 45%), dall’altro poche donne ricoprono ruoli apicali.

Ma secondo Paola è un settore in cui si può certamente fare carriera per le donne. Bisogna rimboccarsi le maniche e metterci tanta passione e determinazione

Al contempo, bisogna lavorare molto sul Paese, perché si apra all’innovazione e possa competere con il resto d’Europa. Obiettivo irraggiungibile senza un forte investimento sui pagamenti digitali. L’eCommerce è destinato a crescere, e senza una strategia di marketing che tenga conto del checkout (facilità di pagamento, ux, comprensibilità di sistemi come il 3D Secure ecc.) si rischia di perdere molti clienti: perché il checkout è esso stesso una leva di marketing. La chiave per il successo è una comunicazione a 360° con i merchant e una forte sinergia tra tutte le figure di un’azienda, dall’eCommerce Manager al Marketing Manager, al CFO ecc.

Riflessioni che, da imprenditrice in campo eCommerce, mi sento di condividere pienamente e per le quali ringrazio molto Paola. 

Non posso che riprendere il suo invito a “rimboccarci tutte le maniche” per un Paese più innovativo e aperto alle donne in questo come in tutti i settori!

Link all’intervista completa: https://www.youtube.com/watch?v=C4t8SW5Obrc

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