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Interviste Marketing

La responsabilità di comunicare sul Web: intervista con Rudy Bandiera

Vi immaginate un divulgatore che sia “un mix tra Alberto Angela e Fiorello”? Questo è il miglior modo per definire Rudy Bandiera, Blogger e Content Creator votato alla divulgazione sui temi della comunicazione e dell’innovazione tecnologica.

La sua cifra distintiva è l’utilizzo di un linguaggio semplice e comprensibile, ma al contempo in grado di trasmettere contenuti di valore. “Bisogna imparare ad essere leggeri, ma non superficiali”, dice Rudy nel corso dell’intervista che ho avuto il piacere di avere con lui (e che potete rivedere nel video qui sotto).

Rudy è tra i volti e le voci più conosciuti nel campo dell’infotainment: quel particolare modo di informare che si incrocia con l’intrattenimento. A chi gli rimprovera un linguaggio troppo leggero e poco “tecnico”, lui risponde con le parole di Luciano De Crescenzo sul divulgatore come scaletta con tre gradini che, nelle biblioteche, aiuta ad arrivare ai libri che stanno più in alto.

La sua capacità di comunicare e far comprendere argomenti complessi è tanto più sorprendente se si considera che, come lui stesso dice, non ha una laurea né un’esperienza lavorativa in linea con ciò che fa ora. Rudy racconta in effetti che si è formato da autodidatta mentre lavorava. Il successo è arrivato nel 2007, quando ha lanciato il suo blog rudybandiera.com. Di lì è stata una strada in salita che l’ha portato a parlare davanti alla Camera e al Senato, e a fare da presentatore ad eventi con la Juventus, la Scuderia Toro Rosso (F1), TEDx, Google ecc. 

www.academy.netpropaganda.net
www.rudybandiera.com

A un esperto di comunicazione online come lui non potevo che chiedere quale fosse il segreto per scrivere e condividere contenuti di qualità sul Web. Un’attività che, mi dice Rudy, richiede tanto impegno, ma anche tanta responsabilità

Per lui si tratta, in primo luogo, di cambiare modo di vedere le cose: acquisire un mindset che ci permetta di trarre spunti da tutto ciò che ci circonda. Bisogna poi risalire alle fonti, ma sempre fornendo una visione personale delle cose: la gente vuole interpretazioni, non informazioni. Infine, bisogna creare tanto contenuto, ma sempre e solo contenuto che porti valore

Anche se l’algoritmo dei social tende spesso a premiare secondo criteri meramente quantitativi (come il numero di reazioni ad un post), per Rudy è imprescindibile chiedersi quale utilità e quale valore aggiunto possiamo portare con i contenuti che creiamo o condividiamo. Domanda che, però, non sempre e non tutti si pongono, specie in un periodo in cui (complice la pandemia) la circolazione di informazioni online è proliferata a discapito di credibilità e qualità.

Si tratta di capire, insomma, che, “quando pubblichiamo sul Web, noi influenziamo

Un riflessione che da persona che cerca di stare sul Web – di starci con impegno e portando valore – non posso non condividere, sia nella mia mente che nei miei spazi di condivisione online come questo.

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